Molti stanno aspettando la seconda parte di The Walking Dead 4 che andrà in onda dal 10 febbraio su Fox ed altri ancora devono vedere nulla di questa quarta e, solo nelle promesse, esaltante stagione...Per gli uni e per gli altri la nostra recensione della prima parte di The Walking Dead 4 (i primi 8 episodi)...
ATTENZIONE: SPOILER
Dopo una terza stagione dai buoni ascolti ma deludente dal punto di vista adrenalinico e, soprattutto, dove il pericolo umani si sostituisce al pericolo zombie...i produttori avevano promesso zombie ben più pericolosi con un nuovo virus dagli effetti imprevisti. Cominciamo col dire che il grosso dei primi episodi si è concentrato nella descrizione, quasi bucolica, della vita dei protagonisti nella prigione con i classici dissidi, gli amori in corso, le amicizie consolidate. I nuovi entrati nel gruppo di Rick e company si ambientano e qualcuno di loro inizia a farsi valere. Di Michonne ancora non si vede traccia quando all'improvviso incombe la minaccia di un virus (non si sa se portato dagli animali o altro) che si propaga anche nell'aria e che porta a lunghe sofferenze sanguinolente prima di arrivare alla trasformazione.
Ecco il cuore dei primi quattro episodi è condensato nell'arrivo di questa nuova minaccia e nei dilemmi esistenziali di Rick che ancora non trova pace (mentre il figlio Carl sempra molto più in palla di lui). Il virus fa qualche vittima tra i nuovi ma alla fine arriva Michonne (senza cavallo bianco e con fedele spada al fianco) e insieme agli altri va a caccia di antibiotici per curare i malati....banali antibiotici che fanno sfumare ben preso il nuovo pericolo. Intanto Carol insegna ai bambini a difendersi da soli, uccide due persone che si erano ammalate e lo confessa a Rick in una spedizione....e Rick senza pensarci la manda in strada da sola, non fa parte più del gruppo. Diciamo che la promessa, fatta dai produttori durante la lavorazione, di dinamiche di largo respiro e di pericoli irresistibili è largamente esagerata.
Negli altri episodi prende il via il ritratto del Governatore (che per gli autori è complesso, ma per me è semplicemente viscido e fa venire il nervoso...dovrebbe essere già morto sotto i colpi della spada di Michonne ma se l'è cavata, giusto per allungare il brodo intorno alla sua figura, con un occhio perso). E' stato abbandonato da tutti e rimasto da solo vaga per strada per mesi prima di approdare in una casa con due donne, una bambina e un veccho malato. Trova nella bambina la sua voglia di vivere e l'obiettivo di farla rimanere viva (a differenza della sua vera figlia morta per mano di zombie). Porta con sè tutti e ne diventa paladino difensore....Le premesse sono delle peggiori: il Governatore diventato buono e sensibile...ci si aspetta solo che torna alla prigione con mazzi di fiori e prega Rick di accogliere nel gruppo la sua nuova famiglia. Fortunatamente gli autori ci risparmiano tutto questo e ben presto vedremo tornare il lato schizoide del personaggio. Sono gli ultimi due episodi della prima parte che ci danno vera adrenalina e mordente. Per la verità è sempre la stessa storia, la storia si ripete: il Governatore si insinua in un nuovo gruppo, elimina le note discordanti, convince tutti che il male proviene da zombie ma anche da umani e che per soppravivere bisogna trovare un posto sicuro. Convince gli altri che gli abitanti della prigione sono assassini, sporchi e cattivi. Tutti all'arrembaggio della prigione! Sembra cosa già vista vero?
L'ultimo episodio è ricco di avvenimenti: muore la piccolina che il Governatore lascia al campo, muore Herschel (questo lascerà a molti una bocca molto amara), tanta azione ....alla fine tutti dispersi dai destini misteriosi che lascia buoni presupposti per nuovi sviluppi. Ah, almeno il Governatore è definitivamente morto. Olè.
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