CineStory - I registi: Alessandro Blasetti

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CineStory, la storia del cinema - I registi: Alessandro Blasetti (Roma 1900 - 1987)

Il regista più interessante del cinema italiano, insieme a Mario Camerini, negli anni d'anteguerra e di guerra. A Roma, dove si laurea in giurisprudenza, non esercita l'avvocatura, ma, appena possibile, la critica cinematografica. Giovanissimo, dirige tre riviste e, a 29 anni, fonda una cooperativa per girare un film sperimentale, "Sole". Con l'avvento del sonoro, l'anno successivo, guida Ettore Petrolini in una autocelebrazione intitolata "Nerone". Rievoca l'epopea garibaldina in "1860" (1934) e osanna il fascismo in "Vecchia guardia" (1935) passando per altre divagazioni storiche con "Ettore Fieramosca" (1938) e "Un'avventura di Salvator Rosa" (1940).

Nel dopoguerra è considerato un antesignano del neorealismo con "Quattro passi tra le nuvole" (1942), storia di piccola gente tra città e campagna. L'anno precedente, eclettico come pochi, aveva girato un kolossal medievale dal titolo "La corona di ferro". Con gli anni del neorealismo, però, inizia a puntare sulla commedia: da "Prima comunione" (1950) con la collaborazione di Zavattini a "Peccato che sia una canaglia" (1955) e "La fortuna di essere donna" (1965) dove lavora con Susi Cecchi d'Amico dirigendo Sofia Loren.



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