Il Caso Kerenes (2013), la nostra recensione

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Una madre opprimente e la nuova borghesia corrotta in Romania


Il Caso Kerenes
GENERE: Drammatico
ANNO: 2013
NAZIONALITÀ: Romania
REGIA: Calin Netzer
CAST: Luminita Gheorghiu, Bogdan Dumitrache, Ilinca Goia, Natasa Raab
VOTO: 6.5

Siamo a Bucarest, quartiere bene della nuova borghesia rumena. Cornelia è una madre oppressiva che non ha un buon rapporto con il figlio, Barbu, che tormenta perchè lo vorrebbe sempre vicino a lei e perchè non le piace la sua compagna, divorziata e con bambina. Si sentono poco fino a che Barbu alle porte del centro urbano della città fa un incidente ed uccide un bambino con l'auto. La madre prende in mano la situazione e cerca di evitare, con mezzi leciti e moralmente non leciti, la galera al figlio.


Il regista Calin Netzer vince l'Orso d'Oro a Berlino e la pellicola è stata acclamata come una delle più interessanti del 2013 da tutti i critici. Io dico che è ottimamente scritto, ottimamente recitato e l'atmosfera rarefatta, quasi da film da camera, rende il film che potrebbe sembrare una palla assoluta godibile...perchè i particolari sono importanti e le inquadrature essenza del film. Tre temi principali: rapporto madre-figlio malsano con madre gelosa che distrugge le sicurezze del figlio fuori dall'alveo materno e il suo rapporto con le donne (il tizio è in crisi con la compagna e ha qualche ossessione di troppo); la corruzione dilagante in un ex paese della vecchia Urss dove al comunismo si sostituiscono emuli della vita europea (scena iniziale con cena della buona borghesia e colonna sonora di Nino D'Angelo e Gianna Nannini); e, naturalmente, il senso di colpa.


Il film da subito evidenzia i temi centrali della corruzione in Romania e del rapporto ossessivo madre-figlio. Oltre questo e l'incidente dove il figlio della donna uccide un bambino succede ben poco e, molti, potrebbero domandarsi ma che cavolo mi stai facendo vedere...In realtà è un film che, seppur nella scarsità degli eventi, si fa guardare per la recitazione, per i dialoghi e l'uso mirabile della cinepresa. Forse i tempi sono troppo dilatati per un racconto che esaurisce tutto abbastanza presto. La protagonista femminile Cornelia, Luminita Gheorghiu, è il centro di tutto il film con la sua personalità aggressiva, amorale, fragile, opprimente.



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