Rassegna stampa "Il Ricatto", recensioni da stampa e web del thriller spagnolo con Elijah Wood (ex Frodo de Il Signore degli Anelli) dalle atmosfere retrò che qualcuno accosta a quelle di Hitchcock ma che qualcun altro stronca....Di seguito le recensioni da stampa e web sul film
IL RICATTO
Thriller - Spagna 2013 - Di Eugenio Mira con Elijah Wood, John Cusak
Tom Selznick è un giovane e talentuoso pianista ritiratosi dalle scene
da anni a causa di un attacco di fobia da palcoscenico. Nel momento in
cui si appresta a dare il via al concerto che segnerà il suo attesissimo
ritorno sulla scena, Tom trova scritto sul suo spartito il messaggio
"Sbaglia una nota e morirai".
Seduto al pianoforte, il giovane pianista è così costretto a suonare un
brano difficilissimo e, allo stesso tempo, a cercare di smascherare il
cecchino che gli parla attraverso l'auricolare.
L'ispiratore palese è Alfred Hitchcock: è non solo per la suspense, ma perché tutto il film sembra la versione lunga della celebre sequenza alla Royal Albert Hall dell’Uomo che sapeva troppo. Per non lasciarci dubbi, Mira ricorre anche a un altro emulo di Hitch, Brian De Palma, usando steadycam e schermi divisi. Sotto, forse, c’è l’allegoria della paura del performer in scena; ma il film vuol essere soprattutto intrattenimento e, in questo, funziona.
Roberto Nepoti su La Repubblica
Il regista Mira danza con la cinepresa e se non fosse per un finale
scemotto, sarebbe perfettamente in grado di ripetere situazioni,
espressioni e movenze di quei thriller di gran clkasse anni ’50 firmati
dal maestro del brivido. Gli spagnoli ci sanno fare. Che invidia.
Francesco Alò su Il Messaggero
Ignobile giallo spagnolo, privo di senso, come di tensione, che accatasta cadaveri e incongruenze.
Premesse interessanti, così come la prima parte di questo film che invece poi sembra smentirsi, e da una sottile tensione mystery si prosegue invece come un trashone fracassone e in bilico fra grottesco e ridicolo. Ci si diverte a tratti, ma viste le premesse si poteva sperare in qualche cosa di più.
Mauro Donzelli su comingsoon.it
L'idea geniale del pianista che deve seguire uno spartito difficilissimo
senza poter mai sbagliare una nota crolla sotto i colpi del product placement e delle improbabili acrobazie registiche di Eugenio Mira,
trentaseienne regista spagnolo che tenta in maniera goffa e
involontariamente grottesca di rimodernare la suspense e i meccanismi
perversi del cinema di Alfred Hitchcock confezionando un thriller kitschissimo pieno di scene scult, maldestramente surreale e mai avvincente, schiacciato da una sceneggiatura debole (scritta da Damien Chazelle, già autore della sceneggiatura di The Last Exorcism - Liberaci dal male) incapace dare spessore all'interpretazione di un Elijah Wood completamente fuori ruolo.
Luciana Morelli su movieplayer.it
La struttura narrativa è, infatti, troppo debole, troppo costruita sulla
messa in scena e il montaggio, per poter permettere di considerare la
pellicola di Mira un buon film, meritevole di visione o avvincente, cosa che non capita mai, nemmeno per un secondo. Il Ricatto è un film che sulla carta poteva dare tanto, ma che
rimane piatto, mostrandosi anche accattivante dal punto di vista visivo,
ma che non riesce a legarsi ben con la debole sceneggiatura tanto da
risultare, a volte, involontariamente parodia di se stesso.
Sara Prian su voto10.it
Il gioco tra vittima e carnefice, tra il pianista e il persecutore (quest’ultimo interpretato da John Cusack),
si fa man mano sempre più macchinoso e poco fluido. Eugenio Mira opta
per un apparato visivo convenzionale, rischia (troppo) poco e la
messinscena finisce per scadere in diversi cliché. Wood si è allenato
al pianoforte per mesi ma, forse proprio a causa dell’attenzione data
al movimento delle mani, il suo viso resta impostato con la stessa
espressione per tutta la durata del film.
Andrea Chimenti su cinematografo.it
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