Oscar 2014, film vincitori (video premiazione): "12 Anni Schiavo" e "La Grande Bellezza", tutto sui film con le nostre schede

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Due vittorie quasi annunciate quelle di "12 anni schiavo", del talentuoso Steve McQueen ("Shame"), che ha toccato un tema forte come quello della schiavitù, tra le altre cose una storia vera, con un cast davvero notevole e l'affermazione, anche sul bellissimo "Il Sospetto" (clicca qui), come miglior film straniero de "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino che, in verità, è piaciuto molto di più agli americani che a noi italiani...Di seguito i video delle premiazioni, le dediche e i ringraziamenti dei registi, le nostre schede con link di approdondimento dei due film vincitori agli Oscar 2014.



Paolo Sorrentino è felice (e come potrebbe non esserlo) sul palco mentre ritira il premio insieme a un raggiante Toni Servillo e al produttore Nicola Giuliano. Le sue dediche e i suoi ringraziamenti sono per: ringrazio l’Academy, Toni (Servillo), Nicola (Giuliano, il produttore), gli altri produttori, la troupe. E le mie fonti di ispirazione: Fellini, i Talnkin Heads, Scorsese e Maradona”. Ringrazia anche Roma in cui il film è ambientato e la sua città natale Napoli oltre alla moglie e i figli che chiama le sue personali grandi bellezze. In un'intervista ha spiegato che non si era preparato un vero e proprio discorso ma dei blocchi di ringraziamento divisi tra professione, famiglia e fonti di ispirazione del suo lavoro. In conferenza stampa ha dichiarato di aver fatto i nomi dei Talking Heads, di Maradona, Fellini e Scorsese perchè sono quattro campioni che gli hanno insegnato cosa vuol dire fare un grande spettacolo, che è alla base di fare il cinema.

Veniamo a "La Grande Bellezza" che, ormai, penso che tutti sappiano di cosa si tratta. Il personaggio principale è Jep Gambardella, interpretato dal magnifico Toni Servillo, uno scrittore sessantenne che non riesce più a scrivere da anni e diventa giornalista raccontando una Roma mondana, ricca, ma, allo stesso tempo, degradata e corrotta. Nel cast figurano Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi e Serena Grandi. Breve cameo di Angelina Jolie. Fotografia di Luca Bigazzi e la sceneggiatura scritta dallo stesso regista con il collaboratore di sempre Umberto Contarello.

La pellicola che rappresenta una Roma bella e decadente, avvolta da una luce rarefatta, una città con un bellissimo involucro pur essendo dentro marcia è piaciuta tanto agli stranieri per la forzata evocazione felliniana (presente nel surreale del film e nella trama senza schemi all'apparenza razionali), per la bellissima fotografia che ritrae una città che ha anche il suo fascino imperiale, per la perversa gioia della nostra ineluttabile ed antropologica decadenza dei costumi. A me, come forse ad altri, è sembrato il meno compiuto film di Sorrentino che, concepito per stupire visivamente, è la consacrazione dell'arte per l'arte.

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Altra vittoria annunciata è quella del nuovo film di Steve McQueen (Shame) "12 anni schiavo" alla cui premiazione è intervenuto anche Brad Pitt, non solo perchè ha una piccola parte nel film, ma perchè ne è anche produttore. Per "12 anni schiavo" vi è stata anche la vittoria, come miglior attrice non protagonista, di Lupita Nyong'o. Il regista nei ringraziamenti ha dedicato il film a tutti quelli, che ancora oggi, vivono in una condizione di schiavitù.

"Twelve Years a Slave" è una storia vera tratta dall'autobiografia di Solomon Northup, un uomo nero libero che viene rapito a Washington nel 1841 per essere portato da schiavo a lavorare nelle piantagioni della Louisiana per ben dodici anni. Il regista Steve McQueen ha adattato la sceneggiatura insieme a John Ridley e l'ha anche prodotta insieme alla società Plan B di Brad Pitt. Nei panni dello schiavo Solomon è Chiwetel Ejiofor, candidato come miglior attore protagonista e battuto da Matthew McConaughey.

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