Rassegna stampa "In Grazia di Dio" / Recensioni da stampa e web

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Rassegna stampa "In Grazia di Dio", recensioni da stampa e web sul nuovo film di Edoardo Winspeare che parla di donne e crisi economica nel Salento.



IN GRAZIA DI DIO
Drammatico, Sud, Donne, Crisi - Italia 2013 - Di Edoardo Winspeare con Celeste Casciaro
Quattro donne diverse tra loro ma legate in modo indissolubile alla natura e ai luoghi che amano più di qualsiasi altra cosa. La loro casa, la terra alla quale appartengono. La crisi economica sembra distruggere tutto, compresi i legami. Ma loro non ci stanno.


Il film prende la rincorsa e finisce in crescendo, dopo qualche scorciatoia di qui pro quo del cuore e abilmente cuce le cose della terra e della vita con la compartecipazione emotiva di tre bravissime attrici.
Maurizio Porro su Il Corriere della Sera

Quasi un “western” salentino, carico di simbolismi e insieme misteriosamente naturale, attraversato da echi dostoevskiani, che scava nello spettatore più dubbi che nei suoi personaggi. E regala, come accade a volte con Olmi, momenti preziosi fatti dell’ingrediente oggi più raro: la semplicità.
Fabio Ferzetti su Il Messaggero

Eccellente commedia in agrodolce dell’anglo-salentino Edoardo Winspeare, che giocando astutamente in casa e aiutato da indispensabili sottotitoli, intreccia le storie di quattro donne della stessa famiglia.
Massimo Bertarelli su Il Giornale 


In grazia di Dio è un film al femminile, aspro come sanno essere le terre che racconta, con personaggi refrattari all’espressione fisica, ma anche verbale, dei propri sentimenti. Una famiglia che sembra troppo presa dal sovrumano sforzo per inventarsi una quotidianità per non dare per scontati i legami affettivi. 
Mauro Donzelli su comingsoon.it

Di grande impatto sul tessuto sociale della regione. Oltre gli sponsor (come la Pasta Granoro), i contribuiti sono arrivati anche dai cittadini, con regali, tempo, merci. Quasi la prova generale di una nuova Italia possibile. In Grazia di Dio è una storia piccola e semplice. Ma una storia che contempla con poesia la complessità delle relazioni umane. Il film più compiuto di Winspeare.
Simone Porrovecchio su cinematografo.it

Per grazia di Dio ha il peccato, non solo veniale, del piacionismo, del non guardare e del non guardarsi davvero fino in fondo. Poi certo, ci si diverte, si applaude. Qui a Berlino la masseria con vista mare e gli ulivi intorno han fatto orgasmare il nordico e prussiano pubblico. Ma basta?
Luigi Locatelli su nuovocinemalocatelli.com 

Quella che in gergo si definirebbe una storia low-concept, una narrazione quasi dimessa, senza una trama che preveda a tutti i costi il salvataggio del mondo, è invece una storia che parla proprio di questo. Cosa infatti costituisce il nostro mondo e ci è indispensabile come gli affetti e un'occupazione, che diano un senso e una dignità alle nostre giornate? Winspeare, senza rifuggire qualche risata e qualche necessario momento di distensione, racconta infatti le conseguenze della perdita della dignità e degli sforzi per riconquistarsela, lasciando che ogni personaggio lo faccia a modo suo e facendo notare la sua presenza il meno possibile. 
P.Ottomano su cinema4stelle.it

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