Top 10 Film di Guerra: i migliori film di guerra da grandi maestri del cinema

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Le classifiche di Stracinema (clicca qui per vederle tutte). Top 10 Film di Guerra, i migliori film di guerra da maestri del cinema: Roberto Rossellini, Akira Kurosawa, Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola, Mario Monicelli, Luchino Visconti, Quentin Tarantino, Ang Lee, Jean Renoir.



LUSSURIA SEDUZIONE E TRADIMENTO (Cina 2007) di Ang Lee
Hong Kong durante la seconda guerra mondiale e durante l'occupazione giapponese di Shangai. Una giovane donna facente parte della resistenza cinese, Wang JIazhi, deve sedurre Mr. Yee, potente politico che collabora con i giapponesi, per poi cercare di ucciderlo. La ragazza, però, non ha previsto lo scatenamento della passione che nasce e che può essere molto pericolosa.


LA GRANDE GUERRA (Italia 1959) di Mario Monicelli
In divisa da fanti il romano Oreste Jacovacci (Alberto Sordi) e il lombardo Giovanni Busacca (Vittorio Gassman) vivono da opportunisti un po' fifoni il conflitto 1914-18. Catturati dagli austriaci, sanno morire con dignità. Due grandi istrioni e alcune sequenze memorabili in un affresco di complessa, cordiale, furbesca coralità. Sagace equilibrio tra epica e macchiettismo, antiretorica e buoni sentimenti.


BASTARDI SENZA GLORIA (Usa 2009) di Quentin Tarantino
Un gruppo di ebrei americani, guidati dal tenente Aldo Raine, intreccia il proprio proposito di farla pagare ai nazisti con quello della giovane Shosanna, ebrea sopravvissuta allo sterminio della famiglia in una località di campagna, che diventa propietaria di una sala cinematografica in cui i progetti per eliminare alti ufficiali del nazismo e lo stesso Hitler confluiscono. E' cinema che richiama il cinema, come al solito pieno di riferimenti cinematografici e, stavolta, non solo ai classici generi strausati da Quentin Tarantino come lo spaghetti western o il gangster movie. Bella l'idea di far morire i nazisti proprio in una sala cinematografica.


BARRY LYNDON (Gb 1975) di Stanley Kubrick
Film maestoso come l'epoca che rappresenta, siamo nel '700 più perverso e sfavillante, il film è tratto dal romanzo "Le memorie di Barry Lyndon" di W.M.Thackeray. Kubrick, sempre attento alle ambientazioni ed ai dettagli, usa una tecnica di illuminazione naturalistica a  base di candele che ci restituisce l'atmosfera del tempo in modo molto credibile. Film freddo e crudele, solenne e malinconico, barocco ed ironico allo stesso tempo, proprio come il protagonista.


LA GRANDE ILLUSIONE (Francia 1937) di Jean Renoir
Durante la guerra 1914-18 due aviatori francesi prigionieri, un aristocratico e un proletario, sono inviati in un castello trasformato in campo di concentramento, comandato da un asso dell’aviazione tedesca. Unico film francese che figura nella classifica dei primi dieci migliori film di tutti i tempi.


LA CADUTA DEGLI DEI (Italia 1969) di Luchino Visconti
Storia della famiglia tedesca degli Essenbeck, industriali metallurgici, nel biennio 1933-34, dall'incendio del Reichstag alla "notte dei lunghi coltelli" in cui le SS fecero strage delle SA. Non si parla propriamente di guerra ma del periodo in cui si va affermando il regime nazista di Hitler e , attraverso gli Essenbeck, si racconta dei borghesi tedeschi del periodo, arrivisti e senza scrupoli, che iniziano ad allinearsi alla nuova situazione politica della Germania.


APOCALYPSE NOW (Usa 1979) di Francis Ford Coppola
Guerra del Vietnam, 1969: il capitano statunitense Willard risale il corso di un fiume nella giungla cambogiana per rintracciare il colonnello disertore Kurtz, postosi a capo di una milizia locale. Il più celebre e visionario film sul Vietnam, ispirato a Cuore di tenebra di Joseph Conrad. Otto candidature e due vittorie agli Oscar 1980; quattro candidature e tre vittorie ai Golden Globe 1980; Palma d'Oro e Premio FIPRESCI al Festival di Cannes 1979 (Francis Ford Coppola); David di Donatello 1980 per il miglior regista straniero (Francis Ford Coppola).


ORIZZONTI DI GLORIA (Usa 1957) di Stanley Kubrick
Siamo nella prima guerra mondiale, fronte franco-tedesco, in una delle tante carneficine di quella guerra con la stupidità di due generali francesci che ordinano un attacco suicida. Kubrick analizza quei combattimenti guardandoli dal punto di vista dei generali e dal punto di vista dei soldati che sono sul fronte mettendoci parecchio di denuncia sociale anche se rappresentata attraverso la satira.


ROMA CITTA' APERTA (Italia 1945) di Roberto Rossellini
Esempio e simbolo di neorealismo quando ancora non esisteva la categoria. Piena occupazione nazi-fascita di Roma (1943/44) raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un sacerdote e di un ingegnere comunista. Diventata cult la scena di Anna Magnani che rincorre il camion tedesco dei rastrellamenti e che viene abbattuta da un fucilata.


RAN (Giappone 1985) di Akira Kurosawa
Tragico viaggio verso la follia e la morte di Hidetora, signore e tiranno giapponese della guerra, che divide il suo principato tra i tre figli ingrati. Prima di spegnersi pronuncia una condanna senza rimedio dell'intera umanità. Ridotta all'osso la trama di "Re Lear", con "Ran" (caos, follia) Kurosawa ha fatto un grande film sul disfacimento e il crollo del mondo. Dopo una prima parte espositiva nella seconda i momenti di canto alto sono parecchi. (dal Morandini).

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