CineStampa - Rassegna stampa "Gigolò per caso", recensioni da stampa e web del film di John Turturro (è lui il gigolò per caso) con Woody Allen...
GIGOLO' PER CASO
Commedia - Usa 2013 - Di John Turturro con Woody Allen, John Turturro, Sharon Stone, Sofia Vergara, Vanessa Paradis
Allen
e Turturro interpretano due amici in gravi condizioni
economiche che decidono di mettersi in società e aprire un'impresa per
gigolò. La comunità ebraica in cui vivono non prenderà benissimo l'avvio
dell'attività e i due improbabili gigolò verranno coinvolti
nell'adescamento di due clienti molto attraenti interpretate da Sharon
Stone e Sofia Vergara.
Divertente perché il 52 enne casto Turturro è il contrario di un play boy e Allen il contrario di un pappone, quindi vedono la cosa a distanza di parodia grottesca.
Maurizio Porro su Il Corriere della Sera
Woody ha fatto bene a concedere fiducia al collega: il personaggio che
si è costruito addosso, collaborando senza firmarlo al copione, è uno
dei suoi migliori; e forma coppia ben assortita con lo schivo
protagonista che Turturro, in omaggio alle sue origini, ha ritagliato
nel registro di un’italianità accattivante e mai banale (…) Gigolo per
caso è una deliziosa piccola commedia, impregnata di garbato umorismo e
soffusa di gentilezza d’animo.
Alessandra Levantesi su La Stampa
Non sono molti i film in cui Woody recita al servizio di altri registi,
ma questo è uno dei migliori, forse “il” migliore (…) Turturro è al
quinto film da regista (…) Gigolò per caso è per certi versi il suo
primo film classico, una sorta di prova generale per dimostrare a
Hollywood di poter essere anche un regista mainstream.
Alberto Crespi su L'Unità
Commedia fine, tra ebraismo e erotismo, con battute strepitose e tanta malinconica solitudine.
Ironico, profondo, delicato e ben argomentato, il film è il racconto di una società in crisi in pieno stile Woody Allen, che si erge su una Brooklyn non da cartolina ma di quella che puoi scoprire solo perdendoti nei vicoli senza meta, nei quali si sente da lontano una melodia jazz che allieta e rende l’aria spensierata. Il punto di vista del regista è chiaramente ispirato all’amico Allen, che ha firmato insieme a lui la sceneggiatura. Gigolò per caso risente in parte delle crisi esistenziali e nevrotiche tipiche del newyorchese, che sono però intervallate dalla tranquillità con la quale Turturro si destreggia nei panni dell’amante a pagamento.
Valeria Vinzani su filmforlife.org
Film pret-à-porter, un quartetto d'archi bitter sweet romantico, calato
nella New York trademark Woody Allen che (non) t’aspetti, impreziosito e
nutrito dalle prove di un cast superlativo e immalinconito quanto basta..
Federico Pontiggia su cinematografo.it
Turturro, con sguardo affettuoso verso le comunità popolari di New York,
racconta in maniera equilibrata uno spunto che altrimenti sarebbe
potuto scadere nel cattivo gusto. Pur senza vette di originalità, si
segue con piacere la storia di queste due solitudini che incontrandosi
rimettono in moto le proprie esistenze. E poi c’è il valore aggiunto di
Woody Allen, in un contesto più ebraico che mai, che spara battute a
raffica come sempre.
Rosario Sparti su cinemadelsilenzio.it
Allen è ben calato nel suo ruolo, importante ma non invadente.
Porge bene la palla e le chiavi d’interpretazione, aiuta a capire
meglio l’animo di Fioravante e a passare da una fase all’altra della
storia.Gigolò per caso non si può definire un capolavoro ma ha
senza dubbio qualcosa di speciale. E agisce come balsamo contro lo
stress. Le tensioni si sciolgono, le risate fanno il paio coi sorrisi, il ritorno a casa è lieto.
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