Onirica / Recensioni sulla rilettura di Dante in chiave contemporanea by Lech Majewski

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CineStampa - Rassegna stampa "Onirica - Field of Dogs", recensioni da stampa e web sul film che rilegge Dante e la Divina Commedia in chiave contemporanea...


ONIRICA - FIELD OF DOGS
Drammatico - Polonia 2013 - Di Lech Majewski con Michal Tatarek
Adam lavora in un supermercato, era uno studioso e professore dell'università, amante della letteratura. Sopravvissuto a un incidente, in cui hanno perso la vita la sua compagna e il migliore amico, riesce a trovare conforto solo nel mondo dei sogni dove cerca rifugio e si abbandona alle visioni generate dalla sua ossessione per la Divina Commedia, e come Dante, anche lui, parte per cercare la sua Beatrice perduta... 


Il multiforme artista polacco Lech Majewski torna con un'altra elegante fumisteria: basata, questa volta, nientemeno che sulla Divina Commedia. Un film pieno di ambizioni culturali e di deprimente eleganza, dove la zia del protagonista traduce poemi persiani e alterna citazioni ricercate con altre un po' risapute.
Roberto Nepoti su La Repubblica

Bisogna lasciarsi andare a un’esperienza audiovisiva misteriosa che unisce una regia spettacolare alla tradizione surrealista polacca. Gran finale con una chiesa inondata. Amanti del simbolismo, fatevi sotto.
Francesco Alò su Il Messaggero

Majewski non sembra a suo agio con una storia realistica, sia pure con derive nel sogno e nella fede. Il film sembra dire di continuo: vorrei essere Tarkovskij, ma non ci riesco. No, non ci riesce.
Alberto Crespi su L'Unità

Il protagonista, che vede il padre arrancare dietro l’aratro e i buoi tra i corridoi dell’iper, si addormenta nove volte in un’ora e mezzo. Lo spettatore una sola, dopo cinque minuti, ma non si sveglia più.
Massimo Bertarelli su Il Giornale


Onirica' parte quindi da delle idee e da dei presupposti interessantissimi che però non riescono ad essere messi in scena in maniera accattivante e coinvolgente. Majewski, infatti, sovraccarica lo spettatore di nozioni e di subplot filosofici, dove quasi ogni sequenza meriterebbe un'analisi a parte.
Sara Prian su voto10.it

Scevro da qualsiasi intento illustrativo l'artista polacco rilegge il testo dantesco come percorso di ricerca interiore che parte dalla 'selva oscura' del dolore e del dubbio nei confronti di un Dio che non può essere al contempo onnipotente e misericordioso per giungere a un lavacro purificatore finale. In questo viaggio Majewski non occulta i debiti che il suo cinema ha nei confronti di maestri come Bergman, Kieslowski e Tarkovski ma, grazie anche all'uso delle tecnologie più avanzate che lo affascinano, va oltre. Rischia però di smarrire il rigore visivo e narrativo che contraddistingueva la sua opera precedente attratto com'è dal desiderio di moltiplicare segni e simboli.
Giancarlo Zappoli su mymovies.it

Le visioni di Adam sono ispirate alla Divina Commedia e alla lettura di testi di Heidegger con i quali la preoccupata zia Xenia lo intrattiene. Adam solo con lei si sente sicuro: né la preghiera, né la natura riescono a offrirgli un sostegno o una speranza. I tempi del film sono quelli dilatati dove i volti delle persone si inseriscono in ideali cornici capaci di trattenere tutto il colore della vita e la nebbia dei dubbi. Una lunga sequenza nella foresta evocatrice di esistenze lontane prepara il finale in cui le acque di un nuovo diluvio o, forse, una più materiale purificazione, invadono l’abside di un maestoso edificio sacro.
Luca Pellegrini su cinematografo.it

La perfetta estetica delle immagini – principalmente quelle che ritraggono il protagonista durante la sua salvifica veglia – e la cultura di cui Onirica è permeato non basta a rendere il lungometraggio un’opera completa. Quest’ultimo lavoro di Majewski è un’opera complessa che tocca, a suo modo, molte delle ancor più complesse tematiche descritte da Dante Alighieri e omaggia in maniera consona il Poeta lasciandosi andare, però, a troppe digressioni che, a lungo andare, non riescono a mantenere vivo l’interesse dello spettatore.
Sandra Martone su filmforlife.org

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