Approda anche in Italia, ora in onda sul canale pay Sky Atlantic, la serie tv "House of Cards" tratta dalla trilogia di romanzi di Michael Dobbs con Kevin Spacey nei panni di un politico senza scrupoli della Casa Bianca. Negli Usa siamo già alla seconda stagione (ne abbiamo parlato qui) mentre in Italia i libri di Dobbs vanno a finire nel carrello delle letture del premier Renzi e lo scrittore ci tiene a dare avvertenze di lettura su twitter...
House of Cards è partita quasi in sordina e trasmessa in streaming sul canale on demand Netflix. La sua diffusione via web gli ha permesso comunque di vincere gli Emmy Awards 2013 (i primi due episodi sono stati diretti da David Fincher). La
serie tv, con Kevin Spacey (anche produttore) nei panni di un politico
di Washington senza scrupoli, non è una novità. Il concept della serie
parte dall'adattamento inglese, che diventa serie tv BBC, della trilogia
di romanzi di Michael Dobbs (capo dello staff del partito conservatore
britannico). L'adattamento americano è curato da Beau Willimon.
Prima di essere una serie tv è anche un romanzo che, notizia di ieri, è finita nel carrello della spese del premier Renzi. Le notizie girano e lo scrittore, Michael Dobbs, in persona ha voluto dare delle avvertenze di lettura (molto ironiche) su twitter al presidente italiano:

Ma veniamo alla serie....
C’è una sola cosa che conta a Washington D.C., e c’è una sola cosa che conta per Francis “Frank” Underwood, il protagonista della serie, interpretato da un Kevin Spacey in stato di grazia, spietato e convincente come non mai.
Si sono da poco concluse le ultime elezioni presidenziali, e il nuovo inquilino della Sala Ovale dell’ala ovest della Casa Bianca è il democratico Garrett Walker. Il neo eletto Presidente degli Stati Uniti d’America ha numerosi biglietti di ringraziamento da inviare, ma il primo andrà senz’altro a Frank, e arriverà sotto forma di nomina a Segretario di Stato, il ruolo più ambito da ogni politico del Congresso.
La serie si apre proprio in questo punto: con il personaggio di Kevin Spacey in attesa della nomina ufficiale. La nomina, però, non arriverà, perché Walker per poter governare ha bisogno del sostegno totale del suo partito, dunque ha bisogno che Frank continui a ricoprire la sua carica attuale, quella di House Majority Whip, che in Italia corrisponde più o meno a quella di Capogruppo della Maggioranza. Insomma, il Presidente vuole che Frank resti a “frustare” (ndr, whip in inglese significa proprio frusta) i senatori e i deputati democratici affinché votino in linea col le proposte del leader della nazione, che in caso contrario si troverebbe in una situazione davvero poco piacevole.
Frank vede così sfumare improvvisamente i suoi sogni di gloria, ed è in quel momento che giura a se stesso che farà di tutti per vendicarsi e per ottenere il posto che gli spetta. Un obiettivo ambizioso e apparentemente difficile da raggiungere, ma non per Mr Underwood, che ha al suo fianco la migliore degli alleati: sua moglie Claire, interpretata da una superba Robin Wright, che per questo ruolo ha recentemente vinto un Golden Globe. Se è vero che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, allora Frank può dormire sonni tranquilli, perché Claire è semplicemente immensa, ed è spietata quanto lui.
Ma come mettere in atto questo machiavellico piano? Semplice: sfruttando le ambizioni di qualcun altro. E il qualcun altro in questione è una giovane reporter senza scrupoli del Washing Herald, Zoe Barnes, interpretata da una Kate Mara estremamente convincente.
Ecco il trailer italiano di House of Cards:
Prima di essere una serie tv è anche un romanzo che, notizia di ieri, è finita nel carrello della spese del premier Renzi. Le notizie girano e lo scrittore, Michael Dobbs, in persona ha voluto dare delle avvertenze di lettura (molto ironiche) su twitter al presidente italiano:
Ma veniamo alla serie....
C’è una sola cosa che conta a Washington D.C., e c’è una sola cosa che conta per Francis “Frank” Underwood, il protagonista della serie, interpretato da un Kevin Spacey in stato di grazia, spietato e convincente come non mai.
Si sono da poco concluse le ultime elezioni presidenziali, e il nuovo inquilino della Sala Ovale dell’ala ovest della Casa Bianca è il democratico Garrett Walker. Il neo eletto Presidente degli Stati Uniti d’America ha numerosi biglietti di ringraziamento da inviare, ma il primo andrà senz’altro a Frank, e arriverà sotto forma di nomina a Segretario di Stato, il ruolo più ambito da ogni politico del Congresso.
La serie si apre proprio in questo punto: con il personaggio di Kevin Spacey in attesa della nomina ufficiale. La nomina, però, non arriverà, perché Walker per poter governare ha bisogno del sostegno totale del suo partito, dunque ha bisogno che Frank continui a ricoprire la sua carica attuale, quella di House Majority Whip, che in Italia corrisponde più o meno a quella di Capogruppo della Maggioranza. Insomma, il Presidente vuole che Frank resti a “frustare” (ndr, whip in inglese significa proprio frusta) i senatori e i deputati democratici affinché votino in linea col le proposte del leader della nazione, che in caso contrario si troverebbe in una situazione davvero poco piacevole.
Frank vede così sfumare improvvisamente i suoi sogni di gloria, ed è in quel momento che giura a se stesso che farà di tutti per vendicarsi e per ottenere il posto che gli spetta. Un obiettivo ambizioso e apparentemente difficile da raggiungere, ma non per Mr Underwood, che ha al suo fianco la migliore degli alleati: sua moglie Claire, interpretata da una superba Robin Wright, che per questo ruolo ha recentemente vinto un Golden Globe. Se è vero che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, allora Frank può dormire sonni tranquilli, perché Claire è semplicemente immensa, ed è spietata quanto lui.
Ma come mettere in atto questo machiavellico piano? Semplice: sfruttando le ambizioni di qualcun altro. E il qualcun altro in questione è una giovane reporter senza scrupoli del Washing Herald, Zoe Barnes, interpretata da una Kate Mara estremamente convincente.
Ecco il trailer italiano di House of Cards:
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