Rassegna stampa "Marina", recensioni e trailer del film con Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro che parla di immigrazione italiana, aspirazioni e rapporti padre-figlio attraverso la storia vera di Rocco Granata...
MARINA
Biografico - Italia, Belgio 2013 - Di Stijn Coninx con Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro
Ispirato all’autobiografia del musicista italo-belga Rocco Granata
autore della hit mondiale “Marina”, il film racconta la storia di un
bambino che lotta con un padre conservatore per realizzare il suo sogno:
la musica. Un film ambientato negli anni 50 che dalla miseria del
Meridione, con i minatori italiani immigrati in Belgio alla ricerca di
un futuro migliore plana a New York nella mitica Carnegie Hall.
Il film appartiene al genere che gli americani chiamano "success story" (la canzone di Rocco che gli dà il titolo, , è stata un hit mondiale e tutti ne riconoscono le note). La modalità narrativa è quella del melodramma familiare con complicazioni sentimentali (l'amore osteggiato tra il musicista e una bionda ragazza belga), coinvolgente e interpretato a dovere.
Roberto Nepoti su La Repubblica
Il jolly del film oltre alle vibrazioni affettive di Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, sta nella sorpresa Matteo Simoni, protagonista perfetto scugnizzo di seconda generazione, che ha fatto un training autogeno da Actor’s Studio sempre con grande ed espressiva misura.
Maurizio Porro su Il Corriere della Sera
(…) ecco un ottimo esempio di cinema popolare come non se ne fa più (…)
Più “cinema di papà” di così si muore. Ma alzi la mano chi non piange.
Fabio Ferzetti su Il Messaggero
Il regista Stijn Coninx rappresenta la storia di Rocco Granata in modo
classico, un po’ lezioso, a tratti da cartolina, e con aspirazione
inconsapevolmente televisiva. Insomma, preso possesso di tutti gli
ingredienti, che qui vanno dall’integrazione degli immigrati alla
formazione musicale, dalla storia di una canzone (Marina che ha venduto
100 milioni di dischi) alla relazione tormentata con la figura paterna,
il regista cucina una torta colorata e forse anche saporita, ma non
certo sorprendente. Questione di stile.
Marina, attraverso il sistema retorico del melodramma, affronta il tema della migrazione, intrattenendo e squadernando davanti ai nostri occhi lo spettacolo dell'iperbole, emozioni ingigantite che danno voce agli scacchi affettivi e ai conflitti non riconciliabili. L'enfasi come una canzone diventa valvola di sfogo per far parlare il dolore e la perdita, la sconfitta e la risalita, vincendo la diffidenza e trovando il proprio posto nel mondo.
Marzia Gandolfi su mymovies.it
Il riscatto di un ragazzo con uno straordinario talento, una storia
vera, un rapporto molto intenso tra un padre e un figlio, gli anni ’50, il dopoguerra, l’emigrazione italiana in Belgio, un pezzettino di storia del nostro paese: questi gli ingredienti di Marina che nonostante sia un film a basso budget (esce in 30 copie) non ha nulla da invidiare ai colossal americani.
Claudia Carotenuto su cinemamente.com
Marina è sicuramente un bel film, forse sarebbe stato opportuno
alleggerire, anche se di poco, il minutaggio nella parte centrale per
renderlo ancor più scorrevole e godibile, ma indubbiamente risulta un
prodotto di pregevole fattura.
Giuliano Giacomelli su darksidecinema.it
Il canovaccio consueto (il dolore dell’emigrante, le difficoltà di
essere ‘straniero’, la nostalgia del ‘ritorno a casa’…) diluisce fatti
e avvenimenti secondo una successione dilatata e troppo sottolineata,
con inevitabili cadute nel melò. Che va bene quando crea sintonia con
sentimenti autentici, meno quando si trasforma in melassa fin troppo
prevedibile.
Massimo Giraldi su cinematografo.it
Con qualche licenza poetica in Marina si ripercorre la vita di
Rocco Granata e il regista lo fa bagnando gli occhi degli spettatori.
Impossibile non commuoversi e sentirsi rapiti dal racconto. L’intera
pellicola è retta dalla riuscitissima interpretazione di Luigi Lo Cascio
e Donatella Finocchiaro, così ben inseriti nel contesto risultando
sempre credibili e mai fuori luogo. Marina rappresenta un po’
tutta l’Italia, quella che ancora sogna, che lavora, che non si lascia
abbattere, quella che canta e balla a braccetto con la vita, a piedi
scalzi, su un bel prato baciato dal sole del sud.
Alessandra Balla su film4life.it
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