Vi siete mai chiesti da dove arrivano i film horror? Quali sono le sue radici e i primi esempi compiuti di cinematografia horror? Di seguito i primi passi del genere e le sue radici letterarie.
Come immaginabile i primi esempi di cinematografia horror traggono spunto e forza dai racconti letterari dell'800 di autori come Shelley, Polidori, Stoker, Edgar Allan Poe. In quel periodo prolifera ogni genere di creatura, dai vampiri ai licantropi, dalle mummie agli zombie fino al prometeico Frankestein: alterazioni della natura ad opera dell'uomo, spesso di scienziati temerari come il dottor Jekyll e il suo diabolico alter ego Mr.Hyde.
Affrontanto il tema delle radici letterarie si può affermare che il primo vero esempio di film horror risale al 1913 con "Lo studente di Praga" del danese Stellan Rye: la storia di uno studente che vende la propria anima al diavolo per
essere poi ossessionato da un vero e proprio doppio: lo studente Balduin ha venduto a un mefistofelico personaggio, il Dottor
Scapinelli, per 100.000 monete d'oro la sua immagine riflessa in uno
specchio e da quel momento è perseguitato dal suo doppio.
Segue uno degli esempi più fulgidi dell'espressionismo tedesco, che domina la produzione cinematografica horror degli anni '20, dal titolo "Il Gabinetto del Dott.Caligari" (1914) di Robert Wiene: che paventa i mostri che si levano dal subconscio, esercitando l'ipnosi come potere, niente affatto salvifico, della psiche sul corpo. Praticamente il paradigma cinematografico della rappresentazione moderna del male e del satanico che vide poi il suo culmine nella saga dell'Esorcista (1979) di William Friedkin.
"Nosferatu, il vampiro" (1922) di Friedrich W.Murnau pone inizio, invece, a quella che sarà la saga dei vampiri come giunta fino ai nostri tempi. Murnau si serve direttamente del Dracula di Stoker.
Grandi autori del cinema nord-europeo e niente Hollywood negli anni '20 tranne un caso: "Il fantasma dell'opera" di Rupert Julian nel 1925 (di cui poi ne avremo almeno altri due). Dal romanzo (1910) di Gaston Leroux. Un musicista dal viso sfigurato e
coperto da una maschera, che vive nei sotterranei del Teatro dell'Opera
di Parigi, rapisce una giovane cantante lirica di cui s'è innamorato.
Victor Sjöström si cimenta nel 1920 con "Il carretto fantasma" (da cui lo stesso Kubrick ha tratto ispirazione per una scena del suo "Shining": vuola la credenza popolare che chi muore in peccato la notte di San
Silvestro sia condannato a guidare il carretto sul quale saranno
caricate le anime dei defunti nel corso dell'anno.
"Pagine dal libro di Satana" (1921) di Carl Theodor Dreyer: quattro episodi con Satana, marchiato da una maledizione, che cerca di far compiere agli uomini il male. Smetterà questa sua missione solo se e quando almeno un uomo resisterà alle sue tentazioni.
"La caduta della casa Usher" (1928) di Jean Epstein tratto dal racconto omonimo di Edgar Allan Poe che vede un aiuto regista d'eccezione come un giovane Luìs Bunuel.
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