A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence - Conosciamo il piccione dello svedese Anderson Leone d'oro a Venezia

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A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence, un titolo impronunciabile per il film vincitore del Leone d'Oro a Venezia 71 dello svedese Roy Anderson al suo quinto lungometraggio. Titolo impronunciabile e film surreale, ironico, cinico e dissacrante sul modo di vivere contemporaneo....Trama, trailer, foto...


La trama segue due uomini che si muovono attraverso il tempo e lo spazio, dai tempi dell'Antico Testamento al presente. Una varietà di destini umani passa e ci viene ricordato lo splendore della vita e la vulnerabilità umana.

Questa la sinossi del film che ha ben 39 situazioni in cui il regista dissacra e smaschera, sempre con sorriso beffardo, la vita, la morte e la miseria umana. Delle situazioni surreali che prestano il fianco a tante riflessioni sociologiche ed oltre. Basti citarne una per capire il gusto per il nonsense di Anderson: l'armata di Carlo XII che si ferma a un bar per una birra. Il regista svedese Roy Anderson non è nuovo a questo genere di film, anzi, il vincitore a Venezia 71 chiude una trilogia: i suoi film precedenti sono stati "Songs From the Second Floor" (2000) e "You, the Living" (2006). Domandandoci se mai verrà distribuito e quando in Italia ecco il trailer direttamente dal Festival di Venezia 2014 e alcune foto della varia umanità presente nel film.









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