"The Imitation Game", presente al Toronto Film Festival 2014, parla di Alan Turing, matematico gay inglese decisivo nella risoluzione della seconda guerra mondiale, interpretato da Benedict Cumberbatch lanciatissimo per una nomination all'Oscar che parla anche dell'omosessualità ancora combattuta come una malattia ai giorni nostri.
Una storia quella di Alan Turing, per ovvie ragioni di segretezza, tenuta nascosta per molto tempo. Il genio del matematico inglese è stato decisivo per la risoluzione della seconda guerra mondiale e la disfatta dei nazisti grazie alla sua abilità nel decifrare codici cifrati (il leggendario Enigma). Benedict Cumberbatch, diretto da Morten Tyldum, regala una delle sue migliori interpretazioni grazie anche alla sceneggiatura che non lascia da parte il lato più personale della vita del matematico: la sua omosessualità e la castrazione chimica nella civilissima Inghilterra che lo portò al suicidio nel 1954.
All'inizio per il ruolo era stato pensato Leonardo Di Caprio, a completare il cast ci sono Matthew Gode, Charles Dance e Keira Knightley. La pellicola uscirà nelle nostre sale dal 20 novembre. Benedict Cumberbatch al Festival di Toronto dice anche la sua sulla omosessualità:
"Ci sono corsi, medici e dottori specializzati nella cura dell'omosessualità. È assurdo che vi siano ancora simili credenze! È altrettanto scioccante il fatto che ogni volta che c'è un periodo di
crisi le prime a pagare sono le minoranze: come gli omosessuali in
Russia o la fondazione del partito Alba Dorata in Grecia. Oggi però, sempre secondo l'attore, qualcosa sta cambiando e gli
emarginati stanno diventando “popolari”. «La serie di Bryan Singer, X Men,
per esempio, rappresenta una celebrazione di quello che le minoranze
oppresse sono capaci di fare. Credo che questo cambiamento che sta
avvenendo nella nostra cultura sia molto sano."
Nessun commento:
Posta un commento