Ed eccoci arrivati alla cerimonia di premiazione con cui si conclude la 71° edizione del Festival di Venezia. Quest'anno poche star e tanti autori per un festival che ha parlato molto italiano. Di seguito il resoconto della cerimonia di premiazione e tutti i premi delle varie categorie...
Apertura della cerimonia di premiazione con pistolotto della bella madrina Luisa Ranieri sul cinema da vedere anche una volta chiusa la Mostra. I premi attribuiti durante la settimana: tributo a Frances McDormand e il premio per filmaker più innovativo a James Franco. Arrivo del Presidente della giura di Venezia Classici Giuliano Montaldo per la premiazione del miglior documentario sul cinema e del miglior classico restaurato. E guardala Ambra Angiolini ormai anche a Venezia a presentare il premio come miglior opera prima (100.000 dollari dalla Filmauro per il premio Luigi De Laurentis) e arriva il Presidente della giura Alice Rohrwacher: "Court" di Chaitanya Tamhane. Luisa Ranieri invita sul palco i giurati della Sezione Orizzonti per i premi. Arriva sul palco la giura di Venezia 71 e il concorso entra nel vivo. Alexandre Desplat, presidente giuria di Venezia 71, ringrazia per accoglienza prima di assegnare il premio speciale per la giuria a "Sivas" di Kaan Müjdeci (Anatolia company nel pubblico). La migliore sceneggiatura a un'opera persiana che ha avuto i suoi estimatori tra i critici già alla vigilia del Festival. Carlo Verdone consegna la Coppa Volpi al miglior attore che va al protagonista del film di Saverio Costanzo, uno degli italiani in concorso, Adam Driver: ritira il premio lo stesso regista perchè l'attore non è al Festival. La nostra Alba Rohrwacher è la migliore attrice, altra protagonista del film di Saverio Costanzo che fa il bis dopo il premio al miglior attore. Come, quasi da pronostico, "Look of Silence", apprezzatissimo film di Joshua Oppenheimer, vince il Gran Premio della Giuria (rischiava di essere il miglior film), tra il film e il documentario, parla del genocidio anti-comunista nell'Indonesia del 1965. Non c'e' il regista Oppenheimer, bloccato da una tempesta a Chicago, ma manda un videomessaggio. Tim Roth, che consegna il premio, ci tiene a dire che è un vero capolavoro. Andrei Konchalovsky, secondo Leone per lui, è premiato come miglior regista per il commovente "The Postman’s White Nights". A sorpresa vince Anderson con "A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence" di Roy Andersson, impronunciabile titolo per un film che è un condensato di arte, freddo cinismo e grande grande ironia.
"Animata Resistenza" di Montagner-Girotto
MIGLIOR CLASSICO RESTAURATO
"Una giornata particolare" di Ettore Scola
PREMIO PER LA MIGLIORE OPERA PRIMA
"Court" di Chaitanya Tamhane
SEZIONE ORIZZONTI
Miglior cortometraggio: "Maryam" di Sidi Saleh
Premio speciale: "Belluscone, una storia siciliana" di Franco Moresco
Migliore regia: Naji Abu Nowar per "Theeb"
Miglior film: "Court" di Chaitanya Tamhane
"Sivas" di Kaan Müjdeci
MIGLIORE SCENEGGIATURA
"Ghesseha" (Tales) di Rakhshan Banietemad
PREMIO ATTORE EMERGENTE MARCELLO MASTROIANNI
Romain Paul per " Le dernier coup de marteau"
COPPA VOLPI MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE
Adam Driver per "Hungry Hearts" di Saverio Costanzo
COPPA VOLTI MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE
Alba Rohrwacher per "Hungry Hearts"
Alba Rohrwacher per "Hungry Hearts"
LEONE D'ARGENTO PER LA MIGLIORE REGIA
Andrei Konchalovsky con "The Postman’s White Nights"
Andrei Konchalovsky con "The Postman’s White Nights"
GRAN PREMIO DELLA GIURIA
"The Look of Silence" di Joshua Oppenheimer
"The Look of Silence" di Joshua Oppenheimer
LEONE D'ORO PER MIGLIOR FILM
"A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence" di Roy Andersson
"A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence" di Roy Andersson
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