Recensioni, rassegna stampa e web di "Tutto puo' cambiare": commedia romantica, sogni e speranze all'ombra della Grande Mela con Mark Ruffalo e Keira Knightley (e tanta buona musica).
TUTTO PUO' CAMBIARE
Commedia, Sentimentale - Usa 2014 - Di John Carney con Mark Ruffalo e Keira Knightley
Greta (Keira Knightley) si ritrova sola e infelice con una vita da ricostruire.
La svolta per lei arriva per caso, quando Dan (Mark Ruffalo), dirigente
di un'etichetta musicale caduto in disgrazia, la sente cantare in un
locale dell’East Village e viene conquistato dal suo talento. Questo
fortunato incontro da inizio a una reciproca collaborazione che
trasforma le vite dei protagonisti, sullo sfondo di una indimenticabile
estate newyorkese.
«Non è un’altra stupida commedia americana». Il titolo del divertente
spoof di una dozzina d’anni fa si adatta benissimo al nuovo film di John
Carney, già autore dell’amabile Once. Se la trama è, più che di amicizia, una storia d’amore irrealizzato,
Carney la racconta però con una leggerezza ammirevole, consegnandola a
un lieto fine dolceamaro che non rispetta i cliché della commedia
sentimentale
Roberto Nepoti su La Repubblica
All’ombra dei grattacieli, Keira e Mark registrano un ispirato demo
fuori delle regole del mercato (canzoni di Gregg Alexander, ex New
Radicals), che il regista irlandese John Carney traduce in un piccolo
quasi-musical di accattivante spontaneità. Però, il copione resta
fragile; e che peccato lasciare latente il motivo romantico, vista
l’indubbia alchimia fra una Knightley di inusitata freschezza e un
Rufalo di malinconico, suadente charme.
Alessandra Levantesi su La Stampa
E 'raro trovare un film che usa la musica per definire l'amore senza
sentimentalismo. Ma ricominciare, con canzoni di Glen Hansard e New
Radicals frontman Gregg Alexander, è un'eccezione meravigliosamente
accattivante.
Peter Travers su Rolling Stone
Il piacere quieto del film si insinuerà dentro di voi.
Carney gira un musical che non è un musical, un po’ come Greta e Dan
registrano un disco che non è il risultato di una serie di sessioni in
sala di registrazione. Beneficiando di una Knightley come al suo solito
magnetica, oltre che di un Ruffalo sempre più consapevole, oseremmo dire
dotato, Tutto può cambiare è uno di quei film che possono far stare
bene senza nemmeno provare ad eccellere. Sarà la musica, certo. Ma non
solo.
su cineblog.it
John Carney non si
allontana dalla geografia urbana e dopo la Dublino di ‘Once’ attraversa
New York in questo suo nuovo ‘Begin Again’ cercando di recuperare quel
senso di leggerezza e fragilitá che intrecciava scrittura
cinematografica, songwriting ed esperienza
Read more at: http://www.indie-eye.it/cinema/news/tutto-puo-cambiare-di-john-carney-la-recensione.html | Indie-eye - Cinema
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John Carney non si
allontana dalla geografia urbana e dopo la Dublino di ‘Once’ attraversa
New York in questo suo nuovo ‘Begin Again’ cercando di recuperare quel
senso di leggerezza e fragilitá che intrecciava scrittura
cinematografica, songwriting ed esperienza..
Roberta Petrachi su indie-eye.it
Un film che è una dichiarazione d’amore alla musica, in tutte le sue forme; il media che più ci fa innamorare, che più ci accompagna ogni giorno, che ci sostiene e ci aiuta a ricominciare (Begin again, il titolo originale è più azzeccato, chiaramente, per il tipo di storia). Dal pop, al country, alla dance da discoteca, tutti i generi sono rappresentati, assaggiati e persino svelati senza vergogna, come i piaceri proibiti che ognuno ha nel proprio cellulare o mp3. Brani inconfessabili ma a cui si è inesorabilmente legati. Una piccola gemma che farà impazzire tutti gli appassionati di buona musica, anche grazie alle prove degli attori.
su daringtodo.com
Roberta Petrachi su indie-eye.it
Un film che è una dichiarazione d’amore alla musica, in tutte le sue forme; il media che più ci fa innamorare, che più ci accompagna ogni giorno, che ci sostiene e ci aiuta a ricominciare (Begin again, il titolo originale è più azzeccato, chiaramente, per il tipo di storia). Dal pop, al country, alla dance da discoteca, tutti i generi sono rappresentati, assaggiati e persino svelati senza vergogna, come i piaceri proibiti che ognuno ha nel proprio cellulare o mp3. Brani inconfessabili ma a cui si è inesorabilmente legati. Una piccola gemma che farà impazzire tutti gli appassionati di buona musica, anche grazie alle prove degli attori.
su daringtodo.com
Di arte, in Tutto può cambiare, non ce n’è
nemmeno l’ombra. C’è però quella lieve spensieratezza tutta pop, che,
sebbene magari evanescente, è di buon gusto sufficiente a non irritare
mai e regalare qualche distrazione e un buon umore che può tornare alla
memoria, canticchiando, sotto la doccia.
Federico Gironi su comingsoon.it
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