Qualche soddisfazione all'estero ("Le meraviglie" vincitore a Cannes 2014), qualche buon esordio e riconferme di giovani autori (Edoardo Winspeare per "In Grazia di Dio"), la certezza di talenti attoriali (Elio Germano per "Il giovane favoloso")....ma non basta per dire che il cinema italiano è in buona salute. Il cinema francese, ad esempio, ci sta letteralmente scippando il genere della commedia, vende bene anche all'estero e si avventura in generi come il crime e l'horror non sfigurando. Noi possiamo dire che siamo fermi al palo, nonostante un recente Oscar, vinto grazie al talento di un regista che è talento da tempo, e ad altre piccole luci autoriali che rimangono luci nella notte di un contorno davvero ridicolo e spiazzante. Nella nostra top 10 dei migliori film italiani del 2014 figurano piccoli film preziosi per il cinema italiano, rimasti quasi anonimi e sconosciuti ai piu', che rimangono piccole perle nel mare italiano avaro anche dal punto di vista della distribuzione. Inutile continuare a sproloquiare sul quanto siamo bravi e quanto siamo belli se poi non si produce, non si sperimenta, non si osa, non si innova e si punta sul facile botteghino da week-end. Non è colpa di Checco Zalone (il cui seguito è comprensibile per un popolo che non legge e che ha verso l'antico una sensazione quasi di ribrezzo), nè dei Vanzina e dei Parenti, ma di un sistema culturale che guarda ai propri pollici continuando a ripetersi quanto sono belli.
10 - CARTA BIANCA
Come ne avevamo parlato qui: un film anche sull'immigrazione, diretto da un mezzo negro, scritto da un razzista, con un budget da Terzo Mondo.
9 - I NOSTRI RAGAZZI
Il regista di Romanzo Criminale (la serie) già ci aveva fatto vedere qualcosa di buono con "Gli equilibristi". In questo film raccoglie un cast nutrito che vede anche il ritorno al cinema di Giovanna Mezzogiorno.
8 - LA BUCA
Film che ha avuto un buon seguito al botteghino anche se diretto da uno come Daniele Cipri' (senza Maresco stavolta). Castellitto e Papaleo sono bravi ma ci si perde un po' tra le "buche" del soggetto.
7 - IN GRAZIA DI DIO
8 - LA BUCA
Film che ha avuto un buon seguito al botteghino anche se diretto da uno come Daniele Cipri' (senza Maresco stavolta). Castellitto e Papaleo sono bravi ma ci si perde un po' tra le "buche" del soggetto.
7 - IN GRAZIA DI DIO
Storia piccola, semplice, solida come la terra del Salento, le donne e la crisi economica che persiste. Di Edoardo Winspeare che, stavolta, sembra aver trovato la quadra dopo film meritevoli ma incompiuti. Qui le recensioni.
6 - RITUAL, UNA STORIA DI PSICOMAGIA
Esordio di Giulia Brazzale e Luca Immensi per un film che mescola mistero, thriller e temi sociali come violenza e aborto. Davvero un egregio esordio. Tratto
da "La danza della realtà" di Alejandro Jodorowsky. Qui le recensioni.
5 - ANIME NERE
"Anime
nere" di Francesco Munzi, al suo terzo film, si presenta molto
interessante e ricorda un altro film recente italiano, "Salvo", per il
suo sguardo moderno su un qualcosa di estremamente vecchio e atavico
come la 'ndragheta calabrese.
4 - LE MERAVIGLIE
Di Alice Rochrwacher, la regista di "Corpo Celeste" (clicca qui, merita) e sorella di una delle attrici piu' richieste dal cinema d'autore (Alba Rochrwacher), ci porta a conoscere la sua infanzia nella campagna toscana e fa fare la fatina a Monica Bellucci. Gran Premio della Giuria a Cannes 2014.
Per molti forse il migliore film italiano dell'anno (tra l'altro si sperava che fosse tra i candidati finali all'Oscar come miglior film straniero). Il romanzo da cui è tratto il film è ambientato in Connecticut ma Paolo Virzi' è bravissimo a rapportare tutto alla Brianza senza soffrire di provincialismo, riuscendo a inquadrare personaggi e ritrarre perfettamente l'Italia di oggi con un racconto potente ma leggero allo stesso tempo. Qui le recensioni.
Lo dice il titolo: Elio Germano è proprio un giovane favoloso in questo film. La pellicola di Mario Martone dedicata a Leopardi non annoia, anche se colta e piena di riferimenti storici, e ha il merito di farci scoprire un altro Leopardi anche grazie alla faccia di Germano. Stavolta anche il pubblico apprezza. Qui le recensioni.
1 - PICCOLA PATRIA
Il podio se lo conquista un film piccolo ma rigoroso e potente nel farci vedere un'Italia nera e senza valori (a Virzi' è toccata la Brianza, qui la provincia veneta). Il regista Alessandro Rossetto è un documentarista e si vede: a volte il film può risultare freddo ma l'impatto sullo spettatore non lo è. Qui le recensioni.
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di questi ho visto e apprezzato il capitale umano e le meraviglie, però il mio film top italiano dell'anno è stato smetto quando voglio.
RispondiEliminapiccola patria e il giovane favoloso dovrò recuperarli...
Piccola patria merita...anche se è un primo posto molto simbolico...e metaforico
RispondiEliminaSmetto quando voglio...annotato...e se poi non smetto? (:
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