Rassegna stampa e Recensioni de "L'amore bugiardo" di David Fincher

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Nelle sale di questo week-end pre-natalizio (clicca qui per Natale al Cinema senza babbi) arriva il nuovo film di David Fincher che è un thriller e una riflessione sul matrimonio (la coppia è formata da Ben Affleck e da Rosamunde Pike). Dopo il continua a leggere la rassegna stampa nazionale e internazionale, le recensioni dal web su "L'amore bugiardo" (Gone Girl).


L'AMORE BUGIARDO (Gone Girl)
Thriller - Usa 2014 - Di David Fincher con Rosamund Pike, Ben Affleck, Missi Pyle, Sela Ward
In occasione del quinto anniversario di matrimonio, Nick Dunne (Ben Affleck) annuncia la scomparsa della moglie, Amy (Rosamund Pike). Sotto la pressione della polizia e una crescente frenesia dei media, l’immagine del matrimonio perfetto di Nick comincia a sgretolarsi. Ben presto le sue bugie, gli inganni e il suo strano comportamento porta tutti alla domanda: Nick Dunne ha ucciso sua moglie? 

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Il regista David Fincher e stelle Rosamund Pike e Ben Affleck sono al top del loro gioco in questo adattamento affascinante del romanzo di Gillian Flynn.
Justing Chan su Variety

Un melodramma realizzato bruscamente, fuso perfettamente e immancabilmente coinvolgente.
Todd McCarthy su Hollywood Reporter

Incredibile buona versione cinematografica di David Fincher di Girl Gone; è il film date-night del decennio per le coppie che sognano di distruggere l'un l'altro. Aspettatevi un assalto precipitoso al botteghino.
Peter Travers su Rolling Stone

Il thriller L’amore bugiardo- Gone girl trova le sue fonti nel pirandellismo del così è se vi pare e negli echi del pessimismo nordico matrimoniale, trionfo di menzogna ma aperto anche a profonde crepe di perfido humor. Al finale open del gioco delle parti concorrono i dubbi di tutti, dal regista ai due bravi Ben Affleck e Rosamund Pike, sponsor divorzisti.
Maurizio Porro su Il Corriere della Sera

Il film - realizzato da David Fincher - come un teso, smaltato thriller pieno di colpi di scena; e nello stesso tempo come una disillusa, enigmatica riflessione sul matrimonio. Ma è un aspetto, questo, che resta sacrificato sull’altare del cinema di genere.
Alessandra Levantesi su La Stampa

La grande maggioranza degli spettatori (critici compresi) lo trova irresistibile. Un’ostinata minoranza (eccoci) tedioso e manipolatorio. Eppure la manipolazione è il cuore, il soggetto, la pasta stessa di cui è fatto questo mystery a scatole cinesi in cui tutti complottano, tutti tradiscono, tutti mentono.
Fabio Ferzetti su Il Messaggero

Dove c’è uno spazio per insinuare un dubbio, una piega in cui infilare tracce d’ignoto, una trama thriller in cui lasciare in sospeso domande pur avendo cercando risposte per ore, ecco in questa possibilità del racconto cinematografico, magari parente spirituale lontanissimo del cospirazionismo anni ’70 della New Hollywood, ritroviamo sempre David Fincher.
Davide Turrini su Il Fatto Quotidiano

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L’amore bugiardo somiglia a tutto non somigliando a niente nello specifico (nemmeno forse al libro da cui è tratto, quello di Gillian Flynn): un po’ mistery, un po’ comedy, un po’ dramedy
Gianluca Arnone su cinematografo.it

Come abbiamo fatto a trasformarci nella coppia che avevamo giurato di non diventare mai?". Da questa domanda nasce il nuovo hitchcockiano thriller di Fincher. Una satira nerissima di quel contratto sociale chiamato matrimonio; da cui non si salva nessuno dei protagonisti, rinchiusi dentro la gabbia delle verità non dette, delle bugie con cui conducono una guerra senza tregua e che prevede una sola vittima: l’amore. E tutti vissero infelici e scontenti.
Rosario Sparti su cinemadelsilenzio.it

La regia di Fincher, manco a dirlo, regala momenti di rara bellezza. Un piacere visivo, nonostante nessun apparente virtuosismo. La macchina da presa ci fa entrare dentro la storia, segue i volti dei protagonisti e scorre lenta verso quegli indizi lasciati sparsi. Un capolavoro assoluto, tra i più bei film di Fincher.
Francesco Governa su 35mm.it

Cambia il tempo, cambia il modo di racconto, cambia lo spazio e cambia anche l'aspetto fisico di alcuni personaggi nel corso della storia. A non cambiare è il cine-obiettivo di Fincher che in questo caso mette in scena dei bravissimi attori: Affleck-Pike, i quali recitano dei personaggi che recitano a seconda dei luoghi e delle circostanze. Coltello tra i denti in casa, sorrisi e/o lacrime davanti al pubblico curioso. L'amore non è soltanto una questione tra due persone.
Nico Donvito su 50e50thriller.it



1 commento:

  1. Grazie Dino è un vero piacere far parte della tua rassegna su questo film :)

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